Costa Azzurra é turismo a tutte le stagioni, é tirare fuori il cappotto o l'impermeabile una o due volte l'anno (a volte mai), é varietà di paesaggi, dal mare, naturalmente, alla campagna e poi alla montagna.
Si può considerare Nizza la città ideale: sufficientemente piccola da non risultare dispersiva ed obbligarti a fare chilometri per spostarti da una parte all'altra della città, e grande abbastanza da poter soddisfare le pulsioni edonistiche più esigenti, siano esse culturali, gastronomiche, sportive, naturalistiche, il tutto in un contesto cosmopolita dovuto al grande turismo che è l'attività più importante nell'economia di questa regione.
Sono altrettanto incline a vivere questa regione come un eden ingannevole, sarà la luce abbagliante, saranno i grandi spazi, la furbizia urbanistica delle vie pedonalizzate pullulanti di ristoranti e commerci vari, la datata e spietata efficienza dello "stato" onnipresente, i cantieri sempre aperti e sempre nuovi per abbellire le città e per testimoniare la ricchezza dei bilanci degli enti pubblici.
Ma allora, vivere qui è davvero un privilegio? Ma, soprattutto, ha senso chiederselo? Ovvio che no. Le circostanze della vita mi ci hanno spinto, mi ritrovo così ogni mattina al risveglio in uno dei luoghi più celebrati al mondo, poi con una baguette sotto l'ascella al tramonto, ed ancora a mescolarmi tra i turisti compiaciuti, o tra italiani di tutte le risme rifugiatisi qui per i motivi più fantasiosi, o semplicemente tra persone, di ogni nazionalità, che hanno scelto, tra tante, proprio questa terra, per continuare la loro avventura o magari per ripartire da zero.
E queste pagine non hanno grandi pretese. Un pò servono a farmi giocare con questa diavoleria che si chiama Internet, che un giorno credi di aver capito quasi tutto e l'altro quasi niente. Ma soprattutto mi permette di condividere con la platea sterminata del web le impressioni che vivo giorno per giorno ed il mio punto di vista su tante cose a proposito di questa terra, che continua ad essere gettonatissima da molti italiani restando pertanto nell'immaginario di molti miei connazionali che la associano, a torto o a ragione, alla bella vita, alla spensieratezza, alle belle donne, al lusso. Dovrebbe quindi dare delle belle "dritte" ai tanti italiani incuriositi e malintenzionati (in senso buono), come testimoniano il numero di visitatori di questo sito, che vanno al di là di ogni mia rosea aspettativa, ed alle molte e-mail che ricevo ed a cui, chiedo scusa sin d'ora, a volte non trovo il tempo di rispondere.
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